Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Enrico Caruso concede il bis. Nell’articolo i dettagli del bando regionale

Enrico Caruso Mostra

Nuovo bando della Regione Campania per la scuola gratuita di formazione intitolata al grande tenore

Enrico Caruso concede il bis. È stato infatti pubblicato il nuovo bando della Regione Campania per consentire a 30 giovani, residenti nelle aree a rischio di esclusione sociale, di accedere alla scuola gratuita di canto intitolata al grande tenore. Un progetto, finanziato dalla stessa Regione Campania, che trova attuazione concreta attraverso la Fondazione Campania dei Festival diretta da Ruggero Cappuccio, in collaborazione con la Fondazione Ravello. Dopo il successo dello scorso anno, si replica con un secondo ciclo di didattica e formazione della durata complessiva di 200 ore, tra lezioni teoriche e laboratori, articolato in 3 incontri settimanali di 4 ore ciascuno da settembre a dicembre 2023, con un’indennità di frequenza per gli allievi. La scuola, divisa in 2 classi per fasce d’età, avrà sede a Napoli nel quartiere popolare di San Carlo all’Arena, più precisamente negli spazi della Parrocchia dei Santi Giovanni e Paolo, a pochi metri di distanza dalla casa che diede i natali 150 anni fa, il 25 febbraio 1873, a Enrico Caruso. L’avviso è riservato ai ragazzi, nati dal 1998 al 2017, che siano cittadini italiani, dell’Unione Europea, ovvero di Paesi terzi che siano titolari del permesso di soggiorno UE o titolari dello status di rifugiato o dello status di protezione sussidiaria ai sensi dell’art.38 comma 3 bis del D.lgs. n. 165/2001. Al percorso didattico seguirà uno stage/tirocinio di circa 2 settimane per la durata di 30 ore, allo scopo di consolidare l’iter formativo attraverso la creazione di una prova aperta al pubblico.

Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro le ore 12 del 10 luglio a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, tramite il servizio postale, indirizzate a Fondazione Campania dei Festival, via Generale Giordano Orsini n.30-80132 Napoli, o consegnate a mano presso la stessa sede della Fondazione. E’ previsto inoltre che possano essere inviate alla PEC della Fondazione: fondazionecampaniadeifestival@pec.it. Alla domanda vanno allegate obbligatoriamente la copia fronte retro di un documento di riconoscimento in corso di validità e una lettera motivazionale del candidato con una breve descrizione delle proprie inclinazioni e passioni, oltre che dei motivi di interesse verso il corso e delle eventuali esperienze professionali pregresse. Nel caso di minorenni, saranno gli esercenti la patria potestà ad attivare la richiesta e a presentare la documentazione con le stesse modalità.

La Commissione esaminatrice che esprimerà il giudizio di idoneità dei candidati sarà nominata dalla Fondazione Campania dei Festival. La procedura di ammissione si articolerà attraverso la valutazione della lettera motivazionale e di una prova di canto. L’elenco degli ammessi verrà pubblicato sul sito della Fondazione. I candidati selezionati dovranno presentare, entro e non oltre il giorno antecedente l’inizio del progetto formativo, idoneo certificato medico per l’avvio delle attività. La mancata consegna comporterà l’esclusione. A conclusione del “corso Form Art-Enrico Caruso-Musica: Lirica, Popolare e Mestieri”, a tutti gli allievi sarà consegnato un attestato di partecipazione.

“Questa è soltanto l’ultima nota di un’armonia più grande che ci vede impegnati sul territorio regionale con progetti come “Quartieri di vita”, “Adotta un filosofo+uno scienziato” e quello, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, nell’ambito di ORIENTAlife”, ha dichiarato Ruggero Cappuccio, direttore artistico della Fondazione Campania dei Festival. “Senza dimenticare che nella prossima edizione del Campania Teatro Festival abbiamo creato una speciale sezione Osservatorio, dedicata al mondo della scuola. Uno degli obiettivi principali della Fondazione – conclude Cappuccio – è indirizzato proprio alla formazione, provando a trasmettere le conoscenze e a fare in modo che i giovani imparino, per citare Seneca, prima di tutto per la vita”.