Sarà presentato martedì 19 dicembre nella Sala dei Misteri dell’Habita79 Pompeii Mgallery il calendario che celebrerà dodici eccellenze, sia culinarie che pasticcere della città di Pompei
Lo scopo è di rendere il 2024 un anno di sapori ma anche di ricette da preparare a casa, in cucina con la mamma, con la nonna e con le zie. Dalla pizza napoletana al piatto gourmet, dal pesce alle verdure, concludendo ( non in termini temporali) con il panettone tipicamente “Pompeiano”. I protagonisti sono le tavole delle location che, ogni anno, i cittadini ed i turisti scelgono per colazioni, pranzi, cene ed eventi.
Esse saranno raccontate dagli ideatori dei brand che ora sono dei must in città, ma anche dagli chef e dai pastry, colti nei momenti di quotidianità lavorativa, ai fornelli, ai banconi, tra i profumi degli ingredienti campani ma soprattutto vesuviani. L’idea è nata dal sodalizio di tre professionisti, a loro modo vicini al settore del food, Gianni Cesariello, giornalista e fotografo ufficiale del Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP ma anche attivo collaboratore di Slow Food, Ilaria Cotarella, giornalista, che ha collaborato con la rivista “Cucina a Sud” ed ha ideato il blog “Sud Food Express”, Marco Pirollo, giornalista nonché direttore della rivista “Made in Pompei”.
La città di Pompei è collocata in un contesto geografico molto vario: ai piedi del Vesuvio, quasi principio della Costiera Sorrentina e non lontano dalla Costiera Amalfitana. Pompei ha, tuttavia, una sua identità storica e culturale che la porta ad essere un punto di riferimento per le città vicine. Negli ultimi anni la città si è arricchita di ristoranti e luoghi di attrattiva culinaria, ospitando chef e maestri pizzaioli di notevole esperienza.
La dimostrazione che la città sia diventata un riferimento, anche dal punto di vista culinario, è stata data recentemente. Nel mese di agosto il Parco Archeologico di Pompei è stato scelto quale luogo di incontro e ritrovo per la presentazione del logo ufficiale con il quale la Cucina Italiana sarà candidata quale Patrimonio Immateriale dell’UNESCO. L’esito della candidatura sarà noto nel 2025 ma questo passaggio nella città mariana, che ha visto la presenza di Francesco Lollobrigida (Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e della Foresta), Gennaro Sangiuliano (Ministro della Cultura) e Francesco Soro, AD dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Italiano, è la testimonianza del prestigio acquisito dalla città.
Il progetto fotografico e narrativo è stato sostenuto anche dal Comune di Pompei. Il sindaco, Carmine Lo Sapio, ha accolto con entusiasmo l’idea di raccontare la città attraverso i suoi maestri culinari in quanto storia, sacralità e cibo, si incontrano sempre di più. Da questo incrocio ne deriva una crescita continua per la città.
Nella serata di gala saranno presenti i protagonisti degli scatti fotografici che si racconteranno agli ospiti ed ai giornalisti. Il progetto fotografico e narrativo è stato sostenuto da numerosi sponsor operanti nel settore della pasta ed in quello vitivinicolo. Si citano, per completezza, Masserie della Grazie, Antiche Radici, GMA Import Export Specialità s.r.l., Corbarì I Sapori di Corbara, D’Aniello Pastificio, Il Mulino Gragnano, Gaetano D’Apuzzo Pastificio, BABA RE’, Pastificio Afeltra Gragnano, La Fabbrica della Pasta di Gragnano, Pastificio Gaetano Faella dal 1907, Poggio delle Baccanti (Vinificatori dal 1920).