Dopo il 2-1 in semifinale contro la Corea del Sud, la nazionale allenata da Nicolato approda alla finale del mondiale under 20 in Argentina, dove affronterà i pari età dell’Uruguay
La nazionale di calcio under 20, complice la vittoria in semifinale per 2-1 contro i pari età Sud Coreani raggiungono, per la prima volta, la finale del Mondiale Under 20, che si disputa quest’anno in Argentina.
La partita è stata decisa da un goal di Cesare Casadei, attuale capocannoniere del torneo, con 6 goal eseguiti, centrocampista ex Inter ora di proprietà del Chelsea ma in prestito al Reading, e a un goal su punizione di Simone Pafundi, classe 2006 dell’Udinese Calcio che risponde all’ 1-1 su rigore degli avversari al minuto 86°.
Il percorso della nazionale azzurra lo si può definire davvero di un buon livello:
Ai gironi battono i favoriti del Brasile per un roboante 3-2, la prima e finora unica sconfitta, arriverà nella partita seguente contro la Nigeria, a cui però si segue una vittoria schiacciante per 0-3 contro la Repubblica Dominicana, che farà accedere agli ottavi di finale al secondo posto nel girone.
Agli ottavi un’altra sfida ardua, la nazionale inglese, altra grande favorita, a cui però terminerà con la vittoria degli azzurrini per 1-2, segue poi il quarto di finale contro la Colombia, vinto per 1-3 e la già accennata semifinale contro la Corea del Sud.
La finale contro l’Uruguay avrà luogo a La Plata, in Argentina e sarà trasmessa sulla rete nazionale alle ore 23:00 del giorno domenica 11 giugno.
Oltre ai già citati Casadei e Pafundi, possiamo menzionare come giocatori da attenzionare per il futuro anche: Giuseppe Ambrosino, attaccante del Ssc Napoli in prestito al Cittadella, Tommaso Baldanzi, centrocampista e trequartista dell’Empoli calcio, Gabriele Guarino, difensore anche lui dell’Empoli, Matteo Prati, mediano di proprietà della Spal e Francesco Pio Esposito, attaccante di proprietà dell’Inter.
Tanti sarebbero i giocatori da citare, non solo dell’Italia ma anche delle altre nazionali, ci limitiamo nel dire che tutta la rosa azzurra, allenata magistralmente da Paolo Nicolato, merita una chance in qualche big del calcio e poi anche nella nazionale maggiore.
Essi, sia i citati sia gli altri componenti del gruppo, sono giovani affamati che hanno voglia di dimostrare le loro capacità, in un sistema, quello italiano, che predilige prendere un calciatore già formato e a volte straniero, piuttosto che far crescere e formare i campioni di domani, anche attraverso gli sbagli, avere una possibilità e una opportunità di crescita, senza paternalismi o finte morali fini a se stesse.
Questa nazionale ha dimostrato che anche in Italia ci sono giovani forti e capaci, che aspettano solo il loro turno di emergere e di conquistarsi un posto non solo nei club, ma anche nella nazionale maggiore, basterebbe, alla fine, davvero un poco di fiducia.