Circa un milione le persone presenti per strada, tanto divertimento e festeggiamenti in sicurezza
Circa un milione le persone in strada per festeggiare il terzo scudetto del Napoli, tra la città e i dintorni, per una giornata in festa e in grandissima armonia, nessun incidente e tanto azzurro in giro per una giornata indimenticabile
Un milione di persone per strada, tra la città di Napoli e la provincia per festeggiare il tanto meritato terzo scudetto atteso da 33 anni dalla vittoria dell’ultimo.
La festosa folla ha riempito le strade del capoluogo campano e dei comuni dell’area metropolitana.
Gioviali sono le parole del sindaco Gaetano Manfredi che ha definito la festa come un grandissimo successo:
“una vittoria della civiltà dei napoletani e del lavoro che tutti insieme abbiamo fatto con le istituzioni e le forze dell’ordine,… un momento molto felice, non c’è stato nessun incidente né a Napoli e né nei tanti comuni dell’area metropolitana dove erano stati allestiti i maxischermi”.
Grande quindi è stata la festa per scudetto, con i maxischermi montanti e le fan zone predisposte per poter garantire la sicurezza durante la partita e i festeggiamenti, dove erano presenti non solo tifosi napoletani ma anche curiosi e turisti, un grandissimo momento di socialità. Certo, rimane il rammarico per la mancanza del bus scoperto, a causa della negazione dell’autorizzazione da parte del Viminale, ma le fan zone così preposte e preparate hanno regalato una immagina vera e suggestiva di una città e di una tifoseria in festa.
Dopo la premiazione di tutta la società e la squadra, con la consegna delle medaglie e dello scudetto, abbiamo assistito a uno spettacolo allo stadio “Maradona”, trasmesso in chiaro su Rai 2, condotto da Stefano de Martino con tanti ospiti e artisti, non solo napoletani e non.
Sebbene ci siano stati alcuni momenti non proprio ben sopportati, come il monologo di Alessandro Siani e gli interventi di Izzo e Paolantoni, la serata tutto sommato è stata carina, in particolare si può segnalare le ottime performance canore di Arisa e della cantante israeliana Noa, l’energia coinvolgente del rapper Luchè, l’ironia e la sagacia del monologo di Silvio Orlando, il sax di James Senese e l’emotività di Lina Sastri. Nel complesso una serata tutto sommato piacevole, forse un po’ macchiettistica, rispetto magari a quella del 7 maggio scorso, ma comunque piacevole.