Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si apriranno le porte del Castello Giusso di Vico Equense per rinnovare l’appuntamento con le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. La manifestazione di punta del FAI, giunta alla 31esima edizione, offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire sorprendenti tesori d’arte e natura in tutta Italia, partecipando alle visite a contributo libero proposte dai volontari della Fondazione in oltre 750 luoghi in 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti.
Il Gruppo FAI Penisola Sorrentina, sostenuto dal patrocinio della Città di Vico Equense e grazie alla collaborazione dei volontari, degli studenti dell’Università Parthenope di Napoli, curerà per questa nuova edizione anche il Castello Giusso. L’apertura nelle Giornate FAI costituirà l’occasione per ricostruire e approfondire l’evoluzione del Castello, la cui storia è legata indissolubilmente a quella della città di Vico Equense.
In concomitanza con l’evento, anche gli altri luoghi religiosi e culturali cittadini come l’Antiquarium Aequano, il Museo Aperto Antonio Asturi e la chiesa della SS. Annunziata, verranno aperti al pubblico al fine di accogliere adeguatamente visitatori e turisti che arriveranno in città per l’iniziativa.
“Un evento che abbiamo fortemente voluto e che consentirà alla nostra Città di essere protagonista grazie al nostro immenso patrimonio storico, artistico e naturale – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Aiello -. Un’iniziativa in linea con gli obiettivi dell’Amministrazione Comunale, di sostenere la realizzazione e la promozione di iniziative di pregnante valore culturale e in particolare di promozione dei Beni storico artistici, affinché la cultura diventi motore di sviluppo economico e occupazionale, leva di rigenerazione urbana, attrattività e soprattutto elemento di coesione e inclusione sociale”.
Castello Giusso, cenni storici
Situato a metà strada tra il Golfo di Napoli e i Monti Lattari, nel cuore del centro storico di Vico Equense, il Castello Giusso è uno dei gioielli più prestigiosi della penisola sorrentina. Edificato tra il 1284 ed 1289, si narra che il Castello Giusso fu realizzato per volere del Re Carlo II d’Angiò, anche se alcune fonti danno come più probabile una realizzazione per volere del feudatario Sparano di Bari. Utilizzato sia come struttura militare che per uso residenziale, il Castello Giusso deve il suo nome ai proprietari Luigi ed il figlio Girolamo Giusso, che durante il XIX secolo eseguirono numerosi lavori di restauro e abbellimento. Negli anni è appartenuto a diverse personalità: prima a Gabriele Curiale, paggio della corona d’Aragona, poi a Ferrante Carafa, feudatario del paese nel 1568, dunque a Matteo Di Capua, appartenente alla famiglia dei Ravaschier. Nel tempo il Castello Giusso è cambiato molto e attualmente della costruzione originaria restano giusto una parte della cinta muraria ed una terrazza sul mare. I principali cambiamenti furono fatti proprio nel XVII secolo e trasformarono il castello in una residenza signorile con giardini, grotte, giochi d’acqua e piante secolari. Gli interni invece furono impreziositi e resi adatti ad ospitare la collezione d’arte, andata poi perduta, di Matteo Di Capua. Furono proprio Luigi Giusso e il figlio Girolamo, da cui il Castello prese il nome, a ristrutturare notevolmente l’edificio: furono loro a decidere per la caratteristica colorazione rosso mattone e ad affrescare i saloni delle Armi e quello dei Ventagli, ma anche a costruire la piccola cappella privata dedicata a Santa Maria della Stella.